Le Mostre e gli Eventi dei Fotomani
Le mostre fotografiche dei Fotomani sono collettive e itineranti su temi liberi o prefissati, anche a sfondo sociale, con eventi artistici di contorno.
Gli ambienti espositivi sono privati o pubblici come le Biblioteche di Roma Capitale e di altri Comuni della Provincia di Roma,
Istituti Scolastici Medi e Superiori, luoghi istituzionali sempre di Roma Capitale o di altri Enti pubblici.
Tutte le mostre dei Fotomani sono costituite da una sezione espositiva statica tradizionale, e da una sezione più vasta di fotografie che vengono proiettate a ciclo continuo nel periodo di esposizione e negli eventi associati.
Per le loro mostre fotografiche i Fotomani organizzano infatti eventi sul relativo tema.
Inoltre, periodicamente si organizzano anche altri eventi indipendenti ideati per promuovere la fotografia e gli scambi culturali. La partecipazione è aperta a tutti.
Semplicemente Fotomani
HTML.itAnno: 2012-2013
Prima mostra collettiva dei Fotomani, a tema libero. I partecipanti, come in tutte le successive mostre del gruppo, avevano esperienze ed "anzianità" diverse in fotografia, ma comunque uniti dalla comune passione.
Ognuno ha potuto manifestare liberamente la propria sensibilità fotografica, sia per le foto stampate in esposizione, sia per quelle proiettate a ciclo continuo durante la mostra stessa.
Questa delle fotografie in esposizione e di quelle proiettate è diventata una consuetudine stabile per tutte le successive mostre collettive.
La Fotografia a modo nostro
Anno: dal 2013 in poi
La seconda mostra collettiva dei Fotomani ha coinvolto un gruppo ancora più eterogeneo di fotografi, per età angrafica e per esperienze fotografiche. Pur mantenendo libero anche questa volta il tema, abbiamo voluto motivare maggiormente i partecipanti, per stimolare la più alta creatività possibile per ciascun fotografo.
Il risultato, a detta dei visitatori, dei fotografi professionisti e di chi ci ha ospitato, è stato ottimo e perfino superiore alle aspettative, data la grande variabilità di esperienza fotografica dei partecipanti.
Take It Easy! il lato umoristico della fotografia secondo i Fotomani
Anno: dal 2014 in poi
Con la terza mostra collettiva si è voluto imporre per la prima volta un tema obbligatorio per i partecipanti: cercare il lato umoristico, soprattutto involontario, nei propri scatti.
I temi di questa mostra sono infatti l’ironia e l’umorismo in fotografia. Perciò i Fotomani si sono spostati fuori dagli schemi tradizionali della fotografia contemporanea, per cercare di catturarne il lato più allegro e divertente, con in mente l’idea ben chiara di non prenderla troppo sul serio.
“Take it easy”, appunto: almeno per una volta, non prendiamo le cose troppo sul serio, provando a regalare un sorriso, forse una risata, al pubblico dei visitatori.
Roma, 1943-45, Resistenza e Liberazione
Anno: dal 2014 in poi
Con questa mostra collettiva e itinerante i Fotomani vogliono evidenziare, tramite le loro fotografie, che i luoghi e i fatti della Resistenza e della Liberazione di Roma, tra il 1943 e il 1945, non sono così lontani nel tempo e nello spazio come potrebbe sembrare.
Vivere nel ricordo non basta. Bisogna perpetuare nel tempo la memoria di Donne e Uomini di valore e di azione che ci hanno lasciato eredità morali e segni troppo importanti per lasciarli cadere nell'oblio o nell'indifferenza.
Per questo i Fotomani hanno raccolto fotograficamente le numerose tracce conservate, anche con la collaborazione di istituzioni come il Museo Storico della Liberazione di Via Tasso a Roma, immortalando luoghi di Roma famosi o quasi sconosciuti. L’intento è stato quello di trascinare l'osservatore nella memoria comune di chi, nato dopo la Seconda Guerra Mondiale, vive in un mondo molto più libero, democratico e vivibile di quello al quale appartenevano i tanti caduti per la Resistenza e la Libertà, sotto il furore criminale dei nazifascisti, e tutte le innocenti vittime degli attacchi bellici degli Alleati.
Le Ali spezzate. L'Aquila, la città che non vuole morire
Anno: dal 2014 in poi
Dedicata a coloro che sono andati via per sempre da L'Aquila.
Dedicata a coloro che vogliono tornare a vivere a L’Aquila.
Per sempre.
In occasione del quinto anniversario del terribile sisma che ha colpito L'Aquila il 6 aprile 2009, i Fotomani hanno voluto dare un piccolo e modesto contributo morale alla città, a coloro che ci vivevano e che, purtroppo, sono andati via per sempre, e a tutti quelli che vogliono tornarci, per sempre.
I Fotomani partecipanti a questa mostra fotografica si sono recati tre volte a L’Aquila e nelle città limitrofe. Gli occhi e il cuore, attraverso le macchine fotografiche, hanno catturato il senso di profondo dolore e di abbandono, di smarrimento e scoramento. Ma hanno percepito anche la grande voglia di ricominciare. Tutto ciò al di là delle ormai ben note immagini di distruzione che sono ancora visibili sui luoghi colpiti dal violento terremoto.
Conversando con gli aquilani incontrati nel corso delle nostre visite alla città abbiamo ascoltato molte testimonianze commoventi e ricevuto incitazioni e sostegno morale: i cittadini de L’Aquila hanno capito che noi Fotomani, appassionati di fotografia, sui quei luoghi c’eravamo perché non ci siamo dimenticati di loro e volevamo riportare con gli scatti l’attenzione su quanto è accaduto, sullo stato delle cose, su quanto ancora c’è da fare.
Il Lavoro delle Donne
Anno: dal 2015 in poi
Donna come madre, moglie, lavoratrice. Donna cittadina. Donna di città, di campagna, di montagna. Ma donna, sempre con maggiori responsabilità e compiti. Dagli anni della rivoluzione industriale in poi, essere donna non è più un fattore legato alsesso. Essere donna è lavorare, essere donna è allevare i figli, essere donna è partecipare della vita pubblica in tutte le sue sfaccettature. Essere donna è essere anche padre, fratello, nonno. Amico. Consigliere.
Oggi è anche svolgere compiti da uomo. Sia essa occupata che disoccupata, sia essa mamma o no, sia essa sposata o no, sia essa single o compagna.
Il tema fotografico di questa mostra collettiva e itinerante dei Fotomani vuole andare ad esplorare questo mondo, che è davanti ai nostri occhi, tutti i giorni. Tutti i santi giorni.
È la donna in divisa e magari con le armi. È la donna che guida camion, tir, bus. Che scava. Che va nello spazio. Che eroga benzina, che lava le macchine. Che è operatrice ambientale o chef. Donne ingegneri meccanici o vigili del fuoco.
Donne fabbro, che pilotano aerei, donne al comando di una nave o che guidano treni ultraveloci. Ma ci accorgiamo di tutto questo? Sono intorno a noi. Le guardiamo? In tutti questi ruoli la donne resta donna e riesce ad essere sé stessa anche in un ruolo tradizionalmente non suo.
Da ultimo, ma non per ultimo, le donne fotografe, che hanno da sempre dimostrato sensibilità particolari e diverse da quelle, spesso e purtroppo scontate, dei colleghi maschi. Come le Donne Fotomani.
Il Sogno e la Realtà, il lato onirico della fotografia secondo i Fotomani
Anno: dal 2016 in poi
La realtà è tutta un sogno? Oppure nei sogni possiamo intravedere parti della realtà?
Domande e risposte che si inseguono da sempre, e alle quali nessuno di noi può dare una certezza. Tuttavia sappiamo che quando con una macchina fotografica andiamo ad immortalare la realtà circostante (o il sogno) il risultato può avere dell’incredibile.
E le fotografie di questa mostra dei Fotomani sono la testimonianza di tutto ciò. Agli occhi dello spettatore l’ardua sentenza...
Letture alla Mostra Roma, 1943-45, Resistenza e Liberazione
Per un tema così importante come la Memoria i Fotomani hanno voluto realizzare una lettura teatrale a più voci basata su brani da essi scelti, con intervalli e sottofondi audio e musicali di effetto inerenti l'argomento.
L'evento così strutturato è stato rappresentato e replicato molte volte ovunque sia stata ospitata questa mostra, nelle Biblioteche Comunali di Roma e di altri comuni, negli istituti scolastici di ogni livello, presso sedi istituzionali deputate alla diffusione artistica e culturale, presso associazioni di settore e associazioni con finalità sociali e culturali, e in luoghi di normale aggregazione.
In molte edizioni di questo evento i Fotomani hanno avuto la graditissima presenza attiva degli autorevoli Dirigenti e Rappresentanti del Museo Storico della Liberazione di Via Tasso a Roma, i cui interventi sono stati seguiti con estremo interesse da parte di tutti i presenti.
Letture, cori e danze alla Mostra Il Lavoro delle Donne
Il mondo femminile e la figura della Donna come madre, moglie, lavoratrice ha offerto lo spunto per creare un evento composto da letture di brani e poesie scelte, canti e cori, con musiche e danze tradizionali, italiane e non.
Tutto al femminile. E' così che i Fotomani hanno voluto giustamente celebrare l'altra metà del cielo, con i temi più cari alle Donne, ma anche con quelli purtroppo così negativi e orrendi, come lo sfruttamento e la violenza.
Anche questo evento al femminile è stato rappresentato e replicato molte volte ovunque sia stata ospitata questa mostra, nelle Biblioteche Comunali di Roma e di altri comuni, negli istituti scolastici di ogni livello, presso sedi istituzionali deputate alla diffusione artistica e culturale, presso associazioni con finalità sociali e culturali, e in luoghi di normale aggregazione.
Musica alla Mostra
Le Ali spezzate. L'Aquila, la città che non vuole morire
Secondo i Fotomani, il modo migliore di osservare le fotografie sul sisma de L'Aquila, sia in mostra statica che in proiezione, è quello di ascoltare dal vivo le bellissime musiche composte dal Maestro abruzzese Massimiliano Felice con il suo organetto tipico. il famoso "du botte".
Le sue musiche vive ma melanconiche, che richiamano alla mente dell'ascoltatore arie di jazz ma anche della tradizione popolare, sono quanto di più adatto a un tema così tragico ma pieno di speranze come quello del sisma de L'Aquila.
Questo evento è stato rappresentato più volte ovunque sia stata ospitata questa mostra, nelle Biblioteche Comunali di Roma, presso sedi istituzionali deputate alla diffusione artistica e culturale, presso associazioni con finalità sociali e culturali, e in luoghi di normale aggregazione.
Il FotoCaffè
Si tratta di un evento di incontro aperto a tutti, della durata media di 1 ora e mezza o 2 ore, da tenersi in ambienti non eccessivamente grandi, ma sufficienti per accogliere un po' di sedie e 2-3 tavoli, con spazio sulle pareti (o altro) per esporre o proiettare alcune foto.
Gli argomenti potranno essere vari, spaziando dalle discussioni e dibattiti sulle foto esposte, oppure a seguito di illustrazioni di temi fotografici diversi, sia concettuali che tecnici.
Il tutto sorseggiando un caffè o un tè, oppure consumando un aperitivo o, perché no? una cena.
Gli scopi principali dei “FotoCaffè” sono:
- diffondere la passione per la fotografia
- discutere su argomenti direttamente o indirettamente legati alla fotografia
- condividere le proprie esperienze e aspirazioni nella fotografia
- far incontrare, aggregare e dialogare tra loro persone di diverse età, mentalità, ceto, istruzione, ecc.
- rendere i partecipanti consapevoli che la fotografia non è soltanto qualcosa che crea dei ricordi, ma anche arte, cultura, educazione, e un mezzo efficacissimo di comunicazione e di denuncia.
Giochiamo a fare i Fotografi!
Incontro tra sconosciuti (o quasi) per scoprire, giocando, il fotografo che è in ciascuno di noi.
Per partecipare basta portare una propria foto su qualsasi argomento o tema che abbia contenuti e significati importanti per l'autore, stampata su carta fotografica a dimensioni medie (es.: 13 x 18 cm), da consegnare agli organizzatori senza mostrarla a nessun altro. Il resto e lo scopo del gioco-non-gioco viene illustrato nel corso dell'evento stesso.
Le fotografie che vengono presentate per partecipare a questo gioco-non-gioco devono essere inedite e mai pubblicate precedentemente su Facebook o su qualsiasi altro servizio di rete sociale, e possono essere realizzate con qualsiasi mezzo fotografico: fotocamere reflex, mirrorless, bridge, compatte, analogiche a pellicola, e anche con gli smartphone!